Il progetto Rugbull promoting rugby in a schools is anti-bulling “vitamin”, promosso dal Comune di Pesaro, rivolto ai giovani e alle famiglie per sensibilizzare e contrastare fenomeni come il body shaming, il bullismo e altre forme di esclusione e discriminazione attraverso anche la pratica sportiva e sociale del rugby riprende il suo percorso inserendosi nel calendario di “Pesaro Estate tra Borghi e Quartieri”.
Il primo appuntamento si è svolto al circolo Arci di Villa Fastiggi insieme a Diego Mecenero, giornalista vicentino, scrittore e autore di numerosi libri per per ragazzi che in 10 anni ha incontrato più di 54.000 alunni italiani sul tema del bullismo e del Cyberbullismo.
L’evento ha coinvolto attivamente i bambini che dopo un breve “addestramento” sono diventati “detective anti-bullismo”.
Protagonisti di questo secondo appuntamento di Rugbull che si è svolto nel campo da Rugby di Muraglia sono stati la calciatrice “nazionale” Raffaella Manieri e il plurimedagliato atleta dell’Aeronautica Militare e della Nazionale di Ginnastica Artistica Paolo Principi.
Un’occasione preziosa, quella di venerdì per capire come la loro condizione, invece di diventare un ostacolo, li abbia resi più forti, spingendoli a incanalare tante energie verso lo sport, a dargli un significato così profondo per poter rilanciare la loro vita. Per comprendere come lo sport li abbia aiutati a non essere emarginati, a non rinchiudersi in sé stessi, a non essere vittime di episodi di esclusione sociale e bullismo»
Il terzo incontro svolto nella pista polivalente di Vismara, ha avuto come finalità quella di presentare alla cittadinanza: attività, finalità, obiettivi di Rugbull. Erano presenti alcuni membri del Comitato scientifico appositamente istituito per raccogliere dati ed elaborare “buone pratiche” anti-bullismo nello sport. Protagonisti: Gabriele Del Monte, presidente della società Formiche Rugby Pesaro; Nicola Mazzucato, ex rugbista con all’attivo tre Campionati italiani vinti, 39 presenze internazionali con la maglia dell’Italia, l’esperienza da allenatore nel Pesaro Rugby; Nick Scott, allenatore e dirigente rugbistico inglese che, tra i tanti incarichi di alto profilo ricoperti in carriera, si è occupato per quasi venti anni dello sviluppo e del miglioramento dei principali staff tecnici inglesi per conto della Rugby Football Union (RFU). Alla serata parteciperà anche Vittorio Petretti, presidente regionale della Federazione Italiana Rugby (FIR), ex allenatore e giocatore del Pesaro Rugby.
Durante l’appuntamento si è svolta una dimostrazione pratica di una lezione del format educativo proposto e creato dal progetto Rugbull.
Il quarto appuntamento con Rugbull si è svolto nella pista polivalente di Santa Maria dell’Arzilla. Protagonista è stato Luca Panichi, “lo scalatore in carrozzina” presente alla serata per portare il suo «esempio positivo e per far capire che lo sport aiuta tanti ragazzi in difficoltà a non sentirsi e a non essere esclusi dalla società, evitando anche il rischio di essere vittime di discriminazioni di ogni genere, bullismo compreso
Panichi dà il via alla sua carriera a otto anni, sulle orme dell’idolo Francesco Moser. Dopo una sessantina di vittorie fra tutte le categorie, il 18 luglio 1994, viene investito da un Suv piombato sul percorso durante il cronoprologo del Giro dell’Umbria Internazionale Dilettanti. Da allora Luca non può più camminare. Un momento che diventa un nuovo punto di partenza per Panichi che decide di riprendersi le sue salite, non più in sella alla bici, ma a bordo della sua carrozzina.
Presente alla serata anche Raffaella Manieri, calciatrice che ha iniziato la sua carriera nelle giovanili dell’Arzilla prima di approdare nelle migliori squadre europee tra cui il Bayern Monaco e Milan e di giocare nella nazionale.
Il quinto incontro, realizzato nello spazio esterno della chiesa del Porto, è stato caratterizzato da laboratori di sensibilizzazione e prevenzione per bambini e ragazzi, per «promuovere il rugby e il suo ruolo educativo per mitigare gli effetti negativi del bullismo sui ragazzi.
Protagonista è stato Diego Mecenero, giornalista vicentino, scrittore e autore di numerosi libri per ragazzi che, in 10 anni, ha incontrato più di 54.000 alunni italiani sul tema del bullismo e del cyberbullismo. L’evento ha coinvolto attivamente ragazzi (il laboratorio è dedicato agli studenti delle scuole elementari e medie) e genitori. In particolare i primi, dopo un breve “addestramento”, potranno diventare “detective anti-bullismo”.
Nel sesto appuntamento con il progetto Rugbull, sono state proiettate «opere dal forte impatto narrativo che fanno riferimento all’etica e al valore dell’attività sportiva e che arricchiscono la proposta formativa.
Le produzioni, scelte e selezionate da Laura Aimone, ideatrice della rassegna cinematografica “Endorfine Rosa Shocking”, affrontano varie tematiche accomunate dal filo rosso dello sport, «formidabile occasione di riscatto per giovani e donne; un’attività capace di arginare situazioni di degrado sociale e familiare, di contrastare fenomeni come il body shaming, il bullismo e altre forme di esclusione e discriminazione».
Di seguito i cortometraggi proiettati:
- Belly Flop, Jeremy Collins, Kelly Dillon, Sud Africa (2018), animazione;
- The Hedgehog’s Dilemma, Francesca Scalisi, Svizzera (2019), fiction;
- L’audition, Dany Chiasson, Canada (2018), fiction;
- Free Kick, Bernabè Rico, Spagna (2012), fiction.
Il settimo incontro nel parco di via Rossi,è stata un’occasione per ascoltare le “storie di vita e di sport” di due atleti pesaresi e per conoscere l’importanza dello sport nella formazione dei giovani e nel contrasto ai fenomeni di bullismo e delle sue declinazioni».
Francesca Sgorbini, nata e cresciuta a Pesaro, ha iniziato a praticare rugby a 9 anni nelle Formiche Rugby Pesaro. Da flanker/terza linea ha già conquistato, nel 2018, il Campionato italiano con la maglia del Colorno (Parma), gioca titolare nella Nazionale italiana, nell’estate 2020 si è trasferita a Clermont (Francia) ed è entrata a far parte dell’ASM Romagnat, titolata compagine transalpina con cui poche settimane fa ha vinto il massimo campionato francese.
Fabrizio Pianosi ha raccontato al pubblico presente nel parco di Pantano, la sua esperienza calcistica maturata in 50 anni di attività agonistica trascorsi tra calcio a 11 e calcio a 5 per cui Pianosi ha ricoperto sia il ruolo di giocatore, sia di allenatore. Lo sportivo è attualmente responsabile tecnico dell’attività di base di formazione dell’Italservice Calcio a 5, per la categoria “pulcini
Il progetto, promosso dal Comune di Pesaro, rivolto ai giovani e alle famiglie, torna a coinvolgere il pubblico di Case Bruciate, nell'ottavo incontro, con le storie di vita, coraggio e abnegazione di due atleti paralimpici di Pesaro: l’atleta ipovedente Anna Maria Mencoboni e il campione di basket della Federazione Sport Sordi Italia Peter Pozzoli.
Anna Maria Mencoboni, alias “Chicca”, è ipovedente a causa di una retinite pigmentosa. Per lei l’atletica è stata un crescendo, l’opportunità di uscire dalla gabbia in cui prima si sentiva rinchiusa. In Italia nelle sue specialità non ha rivali, pur misurandosi con concorrenti più giovani di lei. Gli ultimi successi li ha collezionati al campionato assoluto di atletica paralimpica dello scorso luglio a Concesio (Brescia), vincendo il tricolore nei 100 e nei 200 metri e la medaglia d’argento nel salto in lungo.
Peter Pozzoli, classe ’80, sordo dalla nascita, ha ottenuto ottimi risultati con la Nazionale di basket Fssi (Federazione Sport Sordi Italia), vincendo due medaglie d’argento ai campionati europei e partecipando a tre edizioni delle Deaflympics. Ha contribuito in maniera fondamentale alla fondazione a Pesaro della Asd Sordi Pesaro, la squadra più titolata d’Italia in questa disciplina, con numerosi Scudetti e Coppe Italia a brillare in bacheca.
Moderatrici dell’incontro Beatrice Terenzi ed Elisabetta Ferri, giornaliste e grandi appassionate di sport, che hanno collaborato alla fondazione della Nazionale femminile di basket sorde.
È il secondo incontro che Rugbull propone con atleti paralimpici, dopo quello dello scorso mese a Santa Maria dell’Arzilla, con protagonista Luca Panichi, “lo scalatore in carrozzina”.
Nel nono appuntamento nella piazza davanti la sede del Municipio di Monteciccardo, saranno presentati alla città, le attività, le finalità, gli step del progetto Rugbull
Protagonisti saranno: Gabriele Del Monte, presidente delle Formiche Rugby Pesaro; Enrico Tomassini in rappresentanza del Comune di Pesaro che insieme alla società Formiche Pesaro ha promosso e avviato il progetto; Angelo Spagnuolo, membro del Comitato Tecnico Scientifico istituito per raccogliere dati ed elaborare “buone pratiche” anti-bullismo nello sport.
Nel decimo incontro i mondi e gli atleti dell’atletica leggera, del calcio e della pallavolo, si sono incontrati nell’area verde di via Bologna, di fronte a Villa Caprile Eleonora Vandi, atleta pesarese che nel 2020 si è aggiudicata il titolo di Campionessa italiana assoluta dei 1500 metri piani; Gianluca Segarelli, tra i protagonisti della storica promozione in C1 della Vis Pesaro nella stagione 1999/2000; Stefano Gambelli, tra gli allenatori di pallavolo più preparati e con maggiore conoscenza della Provincia.
I due tecnici, dalla grande esperienza nel campo dei settori giovanili, spiegheranno come un allenatore gestisca in maniera corretta uno spogliatoio di bambini e ragazzi; insegni le regole e la disciplina facendo in modo che lo sport rimanga un gioco e non si trasformi in ossessione; cerchi di evitare che alcuni componenti della squadra siano estraniati o isolati dagli altri membri del gruppo. Eleonora Vandi racconterà come ha vissuto la sua esperienza nella nazionale di atletica leggera.
La piazzetta davanti alla chiesa di Casteldimezzo torna a coinvolgere il pubblico con le storie di vita e di sport raccontate, questa volta nell'undicesimo incontro, da Giordano Cardellini, il pesarese tiratore con l’arco e da Michele Baldelli, maratoneta di Borgo Massano. Moderatrice dell’incontro Elisabetta Ferri, giornalista, grande appassionata di sport e fondatrice, insieme alla collega Beatrice Terenzi, della Nazionale femminile di basket sorde.
Una serata di insegnamenti e di condivisione per tutti in cui gli atleti con disabilità potranno raccontare come la loro esperienza abbia insegnato loro a vincere, a perdere, ad affrontare nuove sfide, a rivalutare la propria condizione, a rimettersi in gioco. Rendendoli più forti, a non essere emarginati e protagonisti consapevoli e soddisfatti della propria vita».
E’ stata piazza Don Gaudiano, a Celletta, a ospitare il dodicesimo incontro di presentazione «delle attività, finalità e step del progetto che, da giugno, sta coinvolgendo i pesaresi con incontri di formazione, intrattenimento, gioco ed educazione insieme a grandi atleti, tecnici e professionisti del mondo dello sport»
Presenti alla serata Gabriele Del Monte, presidente dell’associazione sportiva Formiche Rugby Pesaro e membro del Comitato Tecnico Scientifico; Enrico Tomassini in rappresentanza del Comune di Pesaro e dell’assessorato alla Coesione e al Benessere che ha promosso e avviato il Progetto Rugbull; Angelo Spagnuolo, membro del Comitato Tecnico Scientifico, di cui fanno parte allenatori, psicologi e personale scolastico, appositamente istituito per raccogliere dati ed elaborare “buone pratiche” anti-bullismo nello sport; Enzo Vagnini, professore di educazione fisica e preparatore atletico che sta contribuendo a far conoscere Rugbull e le sue attività all'interno del mondo scolastico e sportivo.
Del Monte, illustrerà composizione e metodologia del gruppo di lavoro che sta analizzando il bullismo nello sport e gli strumenti già prodotti dal Comitato per contrastare le discriminazioni. Del Monte presenterà inoltre gli eventi nazionali e internazionali che, a Pesaro, coinvolgeranno ragazzi provenienti da tutta Europa, concepiti come feste di rugby, sport, integrazione e socialità. Tomassini, parlerà della genesi di Rugbull e dei risultati attesi da questo importante strumento pratico di lotta al bullismo. Spagnuolo, racconterà le best practises, gli esempi positivi, che si stanno sviluppando e affermando nel mondo dello sport per attenuare le problematiche legate ad atti di bullismo e prevaricazione.