Lo scopo del progetto RUGBULL è sfruttare il ruolo educativo speciale che il rugby (e lo sport in primis) può svolgere per sensibilizzare sul bullismo nello sport, in particolare per i bambini e i giovani vittime di violenza e altre forme di discriminazione, con gli obiettivi di:
- promuovere il rugby con il suo forte ruolo educativo e sociale, in riferimento all’integrazione ed allo sviluppo personale, con lo scopo di rafforzare il ruolo dello sport quale forma di inclusione sociale e percorso di crescita comportamentale;
- combattere, prevenire e mitigare il problema del bullismo nello sport incrementando il livello di partecipazione nel rugby quale sport che offre pari opportunità di accesso a tutti e insegna i valori fondamentale della collaborazione e del rispetto;
- organizzare e lanciare l’evento internazionale RUGBULL con seminari educativi, attività sociali e culturali per incrementare la consapevolezza del fenomeno del bullismo nello sport tra gli stakeholder, inclusi i giovani, i genitori, gli allenatori, i volontari, promuovendo i valori del rugby: integrità, passione, solidarietà, disciplina, rispetto e tolleranza, come “vitamina” educativa per contrastare questa forma di violenza.
Gli obiettivi specifici del progetto RUGBULL sono:
- educare le giovani generazioni all’importanza della prevenzione e mitigazione del bullismo e di altre forme di discriminazione nello sport, implementando un protocollo educativo da testare in tre differenti momenti nel corso del progetto: nelle scuole, sulla spiaggia e nell’evento internazionale RUGBULL;
- istituire un Comitato tecnico-scientifico multidisciplinare formato da dirigenti sportivi, educatori, insegnanti, decisori politici, allenatori, psicologi internazionali con l'obiettivo di garantire un lavoro e risultati di alta qualità, un'analisi/valutazione continua dei progressi e degli impatti del progetto, nonché la proprietà condivisa dei risultati del progetto da diffondere a livello UE;
- incoraggiare la partecipazione al rugby, aumentando i livelli di attività fisica salutare, secondo la raccomandazione del Consiglio sull'HEPA e le linee guida dell'UE sull'attività fisica, e aumentando la consapevolezza dei giovani atleti riguardo al ruolo dello sport nella promozione delle pari opportunità e delle interazioni sociali in linea con le Raccomandazioni sulla protezione dei giovani atleti e la salvaguardia dei diritti dei bambini nello sport. Il progetto RUGBULL aumenterà la conoscenza e la consapevolezza sul bullismo nell'ambiente sportivo, come leva per migliorare le buone pratiche tra i giovani, gli allenatori, i genitori e le famiglie, le scuole e, più in generale, tutta la comunità e i cittadini dell'UE con seminari/workshop ed eventi culturali per ulteriore impatto positivo sul bullismo nello sport;
- avvicinare persone di diversi Paesi al tema del bullismo nello sport, sensibilizzando sulla pratica del rugby come fattore di inclusione sociale per affrontare questo tema, con azioni integrate, coinvolgendo in un Evento Internazionale RUGBULL una vasta gamma di stakeholders e gruppi target in tutta l'UE: giovani e atleti, scuole, cittadini, famiglie, organizzazioni e club sportivi, istituzioni pubbliche, movimenti e associazioni sportive;
- rafforzare la cooperazione a livello dell'UE, promuovendo politiche antibullismo grazie a un approccio transnazionale adottato all'interno del progetto e ad una strategia di diffusione mirata rivolta ai gruppi target del progetto.